Design Against Fur 2007. Un terzo posto e tre menzioni d’onore per le campagne dei creativi di Accademia.
“A causa del commercio di pellicce muore un animale al secondo”. È bastata questa informazione a scatenare ancora quest’anno la creatività degli studenti di Accademia di Comunicazione che hanno partecipato al Design Against Fur, il concorso internazionale promosso dalla Fur Free Alliance, l’associazione internazionale composta da 35 organizzazioni che si battono per la protezione e la salvaguardia dei diritti degli animali.
Animali innocenti sono le vere “Fashion Victims”.
Questo il messaggio da comunicare. E ci sono riuscite in pieno, conquistando una terza posizione, le studentesse Daria Paragoni (Art Director), Helga Pellegrini e Benedetta Lucca (Copywriter) con un poster dal visual che non può lasciare indifferenti i fanatici del fashion style.
Un muro sul quale sono affisse, come lapidi, le targhe di denominazione delle vie cittadine macchiate di sangue. E non si tratta di vie a caso: Oxford Street, Fifth Avenue, Via de’ Tornabuoni, Via dei Condotti, Rue de Rivoli, Collins Avenue, Sunset Boulevard, Via Montenapoleone, Madison Avenue, Rodeo Drive. Le vie della moda di tutto il mondo firmate con un pay-off che le connota come “Crime Scene”.
Menzioni d’onore invece sono state assegnate ai poster di altri studenti di Accademia di Comunicazione. Si tratta di Letizia Bozzolini (Art), Marta Agostini (Copy), Giorgio Musa (Copy), Livia Cappelletti (Copy); Davide Fiori (Art), Matteo Grandese (Copy), Nicoletta Zanterino (Copy), Agata Maja Zurkiewich (Graphic Design).