Il PLACEMENT DI ACCADEMIA DI COMUNICAZIONE
Premessa
Il mercato di riferimento di Accademia di Comunicazione è il mercato del Marketing e della Comunicazione che presenta particolari caratteristiche legate all'origine delle figure professionali che vi agiscono (sono professioni "nate sul campo" negli anni '60 che non hanno mai avuto nei loro primi 25-30 anni di vita la necessità di formazione specifica essendo di volta in volta allevate "sul campo") ed al loro rapidissimo evolversi che richiede un monitoraggio continuo.
Partiamo dal principio che non si possa fare un discorso di placement da parte di un Ente di Formazione scisso dallo stesso progetto formativo che deve possedere caratteristiche e flessibilità tali da potersi uniformare alle richieste da parte del mercato del lavoro e talvolta addirittura anticiparle. Ed è questo principio il fondamento di tutto il sistema formativo di Accademia.
Metodologia di Placement
1 - Monitoraggio continuo del mercato da parte di Accademia per poter individuare le skills professionali che sono richieste da Aziende ed Enti pubblici, profit e non profit, agenzie e studi professionali.
Il monitoraggio avviene attraverso interviste ai Responsabili dei vari settori, alle Associazioni di categoria, verifiche costanti dei requisiti richiesti nelle offerte di lavoro su giornali, nei siti ad hoc, contatti continui con gli ex studenti, monitoraggio - attraverso i media specializzati nazionali e internazionali - delle innovazioni, dei problemi/esigenze del mercato, delle tecnologie relative.
Il monitoraggio prevede una verifica di quelle che il mondo del lavoro considera come priorità all'interno di un curriculum, di ciò che tende a non leggere e di ciò che vuole poter capire alla prima lettura veloce.
Prevede anche la verifica della tipologia di selezione che è prevalentemente utilizzata nei confronti dei giovani nei vari contesti professionali.
In relazione al collegamento con il progetto formativo un elemento fondamentale per la formazione è che tutti i docenti provengono dal mondo professionale perché questo garantisce già di per sé un monitoraggio continuo delle esigenze del mercato.
Altro elemento fondamentale è che la formazione adegua continuamente i propri contenuti - nella fase di specializzazione - alle richieste del mercato, utilizza una metodologia formativa pratica, che mette gli studenti in condizione di apprendere ad applicare al caso concreto le conoscenze acquisite, facendole diventare vere competenze.
2 - Stesura e verifica del curriculum di ogni studente. Una volta identificate le skills professionali richieste dal mercato, le priorità e ciò che viene considerato qualità o difetto, formiamo (e consigliamo) gli studenti alla stesura del proprio curriculum così da evitare la massa dei "cv formato europeo" tutti uguali e da cui non emergono le peculiarità di ogni individuo che spesso sono gli elementi che favoriscono la scelta per il primo colloquio di selezione.
3 - Formazione degli studenti alle tecniche di autopresentazione e l'informazione (con eventuali esercitazioni) sulle metodologie di selezione cui vanno incontro: prepararli al "colloquio" sia che esso debba svolgersi con un responsabile delle risorse umane (quindi teso a verificare la personalità del candidato) sia che debba svolgersi con l'eventuale futuro "capo" quindi più sulle tecniche professionali, sia che debba svolgersi "in gruppo".
La formazione al colloquio prevede dal come vestirsi a come saper ascoltare a come saper porre delle domande e quali in modo opportuno.
Per il colloquio nella formazione specialistica è prevista la stesura di progetti concreti simulati o reali che possano essere presentati al colloquio per poter dimostrare le proprie capacità e discutere le scelte.
4 - Promuoviamo nel mercato di riferimento attraverso l'invio di CD o altro strumento le competenze professionali dei nostri studenti in generale, con l'informazione dettagliata sulla loro formazione, sulle tecniche acquisite, su ciò che sono in grado già di fare concretamente, dichiarando la nostra disponibilità ad assumere in prima persona l'onere della ricerca nel nostro database - in relazione alle specifiche richieste da parte del mercato - i curricula più idonei alle richieste stesse ed informando anche sui periodi di fine corso dei nuovi in uscita.
5 - Promuoviamo contestualmente la nostra disponibilità di database di ex studenti che abbiano già maturato una loro esperienza professionale nei diversi anni di uscita dai Corsi.
Relativamente agli ex studenti abbiamo creato un'Associazione e un database dove raccogliamo i loro curricula aggiornati e la posizione che ricoprono, così da poter essere per il mercato un punto di riferimento costante per il recruiting.
Attraverso una semplice comunicazione per e-mail inviamo agli ex studenti associati le offerte di lavoro e chi è interessato invia il proprio curriculum che viene girato all'Azienda, questo per evitare di citare nell'offerta l'Azienda e quindi evitare che chiunque - anche non membro dell'Associazione - possa inviare anche il proprio CV.
L'Associazione è anche un punto di riferimento per avere dagli stessi ex studenti non solo offerte di lavoro ma anche segnalazioni di selezioni in atto nella loro azienda o in altre con il passaparola.
6 - Abbiamo una funzione placement che si attiva su tutti i punti sopra indicati preliminari al placement, e che monitora incessantemente le offerte di lavoro presenti sul mercato. Elemento centrale a questo progetto di placement lo svolgimento di un lavoro di intermediazione tra offerta e domanda con una attività ad personam.
Un paio di mesi prima della fine dei Corsi infatti incontriamo singolarmente ogni studente per la verifica non solo dei suoi desideri ma anche dei suoi interessi specifici che frequentemente possono essere dei plus per il placement. (un esempio nel nostro settore: la passione e la conoscenza dello sport o di alcuni sport in particolare rientrano nelle skills professionali richieste da Aziende che operano in tale settore).
7 - Gli stage sono organizzati su precisa richiesta del mercato e non in automatica (ogni anno nello stesso periodo nelle stesse aziende) perchè rispondere ad una richiesta specifica - seguendo il medesimo iter sopra descritto con un lavoro di intermediazione tra offerta e domanda - consente al giovane di fare effettivamente durante lo stage un'esperienza in un luogo che in quel momento ha bisogno (e quindi lo farà lavorare) ed ha bisogno proprio di lui, dandogli l'opportunità di farsi valere e di poter, nella maggior parte dei casi, avere al termine dello stage un contratto.
8 - Formazione psicologica allo stage. Anche prepararsi psicologicamente ad uno stage ha grande importanza: prepariamo i nostri studenti a non avere eccessive aspettative a fronte dell'inevitabile gavetta che dovranno fare.
Li prepariamo anche al lavoro non sicuro - tema purtroppo all'avanguardia in questo momento storico - per evitare quella sorta di "passività/rassegnazione" che viene spesso rimproverata dal mondo del lavoro ai giovani d'oggi che "non hanno gli occhi che brillano", che non sono interessati a ciò che fanno, che hanno poca energia e che al colloquio di selezione chiedono subito quando sono previste le ferie.
Cambiare luogo di lavoro nella prima fase del lavoro infatti è, e dovrebbe essere inteso nell' accezione di sinonimo di crescita professionale. Certo, dopo i primi anni un po' di sicurezza non farebbe male a nessuno, ma nella nostra metodologia di placement è compreso anche un bagno di sano realismo che rende i giovani più pronti a dare un senso di maggiore energia nel loro porsi di fronte al quotidiano.
Anche un lavoro di persuasione ad andare là dove c'è il lavoro e non pretendere di trovare il lavoro sotto casa è un altro punto fermo del nostro placement.
9 - Nel caso in cui alcuni candidati non siano selezionati ad un certo numero di colloqui facciamo una verifica con i candidati stessi e con le Aziende con cui si ha un contatto più facile dei motivi per cui quelle persone non sono state scelte. Generalmente questi motivi sono ricorrenti e la loro individuazione consente di porre rimedio con i ragazzi a loro errori di comportamento parlandone e, in alcuni casi, facendoli aiutare singolarmente da esperti.
10 - Facciamo un controllo successivo durante gli stage e/o durante il periodo di prova dell'efficacia delle scelte effettuate con la richiesta alle Aziende del livello di soddisfazione e agli studenti di quanto stanno effettivamente imparando nel luogo di lavoro e se le dichiarazioni fatte all'inizio coincidono con la realtà.
In questo senso, oltre al controllo attivo diamo agli studenti la possibilità - non prima dello scadere dei primi due mesi di attività - di avere un interlocutore in Accademia cui rivolgersi per comunicare eventuali problemi professionali.
11 - Verso il termine di fine stage - che hanno in media una durata di 6 mesi - un mese prima della scadenza verifichiamo presso l'Azienda la possibilità che lo stage sfoci o meno in un contratto. Questo consente, in caso di risposta negativa da parte dell'Azienda, di poter reinserire gli studenti nel mercato.
Ormai capita di frequente che il mercato chieda dei prolungamenti degli stage: valutiamo in questo caso non solo se si rientra nei limitiimposti dalle norme ma anche se questo prolungamento è dovuto a previsioni di inserimento o meno e, in ogni caso, consigliamo l'Azienda di incrementare la retribuzione.
Questo comportamento da parte nostra fa capire all'Azienda che lo studente non è abbandonato a se stesso ma continuamente tutelato, rafforza l'immagine del giovane oltre che la fiducia da parte del mercato in Accademia che è diventata per molte Aziende e Agenzie un bacino sicuro cui attingere nel tempo.
Iter formativo
Fondazione Accademia di Comunicazione prevede:
- Docenti tutti professionisti del settore
- Numero chiuso dei corsi
- Lavoro a tempo pieno come in qualsiasi Azienda
- impegno degli studenti su lavori reali
- Contatto diretto con Aziende, Enti pubblici e no profit
Al termine dei Corsi, Accademia organizza per ogni studente uno stage in Azienda o in Agenzia.