Si è svolto presso l’IIT di Genova il webinar “Ricerca, Tecnologia e Management per una nuova cultura della Sostenibilità” organizzato da ASFOR, IIT Istituto Italiano di Tecnologia e Accademia di Comunicazione, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022 di AsVIS, moderato da Chiara Manicardi -Fondatrice di Mathema Think Tank di Accademia di Comunicazione.
È stata questa l’occasione per presentare la sinergia tra ASFOR e IIT nata dalla riflessione sulle competenze manageriali necessarie per comprendere e valorizzare le potenzialità della ricerca e dell’innovazione tecnologica al servizio dello sviluppo sostenibile, in linea con le sollecitazioni del Green Deal e del Next Generation EU. Si tratta di un’intesa che dà il via a un laboratorio permanente fortemente voluto e promosso da Accademia di Comunicazione, attraverso il suo Presidente Michelangelo Tagliaferri, il primo a prendere la parola.
“Si è pensato potesse valere la pena di mettere in connessione l’area della Ricerca e l’area della riflessione. Da una parte IIT con l’uomo al centro della Ricerca e la logica della tecnologia riparativa e dall’altra gli aspetti manageriali. Insieme per rispondere a un’Europa che ci chiede di cambiare i paradigmi di riferimento e di strutturare un’economia rispettosa dello Sviluppo Sostenibile. Non sono favorevole a un’economia sociale di mercato ma appoggio il lavoro dell’uomo che semina per raccogliere e distribuire i frutti che, a monte del processo con una visione d’insieme, tiene conto degli equilibri nel sistema della crescita.
È necessario quindi creare le condizioni perché tutto sia contemporaneamente in movimento, che ci siano criteri, non solo obiettivi. L’economico deve avere a che fare simultaneamente con il non economico per garantire l’equilibrio. Capacità organizzativa, metodo e computazione che non è calcolo economico, ma il numero che entra in quello che si sta facendo, acquistando lo stesso valore della parola. Scienza, tecnica e tecnologia non si confondono ma si parlano con linguaggi che producono senso”.
Ma in che modo questo senso si innesta nel management?
“Parlare di management in un Istituto di tecnologia è terreno di preconcetti – afferma Marco Monga– Direttore Capitale Umano IIT. C’è l’idea infatti – continua- che ci sia differenza innanzitutto tra uomo e scienziato. Il management invece è parte di in ogni sistema organizzato, qualunque sia il modello di business, cioè il modello strategico di funzionamento dell’organizzazione. A questo si aggiunge il work design, il modo di lavorare in una organizzazione, che fa invece riferimento al contenuto e all’organizzazione dei compiti, alle relazioni e alle responsabilità di lavoro. Questa parte nelle imprese rappresenta un po’ il lato debole perché attiene allo spazio di imprenditorialità che viene dato alle persone, quello spazio di libertà che invece nella Ricerca è naturale. Ma proprio perché parliamo di Sostenibilità, è importante che una struttura organizzativa, per essere definita sostenibile, promuova la collaborazione tra le persone e lasci al singolo la possibilità di decidere anche quando è il momento di fermarsi”.
La Sostenibilità quindi deve essere intesa come un valore nella struttura organizzativa d’impresa. Così come la leadership non deve essere riferita alla competenza ma alla capacità di dare obiettivi e motivare le persone, in un tutt’uno tra modello organizzativo, sistemi di valutazione e premianti e di capacità di ascoltare.
Ed è proprio qui che si inserisce la ricerca manageriale.
“A livello internazionale -dice Manuela Brusoni, Presidente della commissione di accreditamento ASFOR e Professore Associato SDA Bocconi- ci si interroga su quali siano le strade su cui procedere e si cerca di capire come la formazione manageriale possa realmente fare la differenza. La formazione manageriale deve promuovere la collaborazione e la condivisione, ma questo implica una necessaria ricodifica delle competenze.”
Non più management, quindi, ma leadership per una formazione manageriale che abbia un impatto sociale.
Marco Monga, infine, richiama l’attenzione sulla necessità di investire sul metodo scientifico dell’educare a pensare nuovo. Questo è l’antitesi dell’analfabetismo funzionale che, a prescindere dalla formazione e dal titolo di studio, si lega alla capacità di interpretare e vivere il mondo che ci circonda.
La domanda allora è: perché dobbiamo investire?
“Non manca la tecnologia -aggiunge Mauro Meda, Segretario Generale ASFOR- non mancano le conoscenze e i linguaggi né le persone. Bisogna allora investire sulla costruzione di senso. Si fa confusione tra mezzo e fine e bisogna portare al centro il fine.”
È la prima volta -afferma Meda già in apertura- che la natura manageriale è insieme alla cultura della ricerca tecnologica e pensiamo che possa nascere qualcosa di molto importante per il Paese”.
Il webinar, durante il quale sono intervenuti anche Nicola Tirelli -Direttore del laboratorio di polimeri e biomateriali e Deputy Directot for Education IIT- e Giuliano Greco -Responsabile Comunicazione IIT- apre un cantiere di innovazione che prende forza dall’esperienza del passato ma ha la capacità realizzativa rivolta al futuro, con un valore aggiunto portato dalla contaminazione e dalla sinergia.
La Ricerca è al centro tra Innovazione Tecnologica e Management, in un dialogo che può contribuire all’affermazione di sistemi socioeconomici sostenibili.