La Pace. È lei la protagonista dei due progetti realizzati dagli studenti di Accademia di Comunicazione nell’ambito della One Show Young Ones Competition di New York, uno dei più prestigiosi concorsi internazionali, e che sono arrivati in finale insieme a quelli degli studenti provenienti dalle scuole di creatività, grafica e pubblicità di tutto il mondo.
La giuria ha assegnato un Merit ai due lavori, entrambi realizzati per la categoria Graphic Design ed entrambi per il Social Brief “Partners for Peace”, promosso da PartnersGlobal, la ONG che sostiene le partnership tra soggetti diversi come chiave per superare le divisioni e costruire la pace nel mondo e TOMS il brand americano di calzature e accessori che fonda sulla social responsability il suo modello di business.
Il primo è stato realizzato da Maurizio William Guglielmi e Alberto Santoro del Master in Graphic Design, Fabio Capobianco, studente del terzo anno del Corso post diploma in Graphic Design, Luca Gallozzi del Master in Art Direction e Francesca Petroni, studentessa del Master in Copywriting.
Quello che hanno realizzato è “Power of Gestures” un’applicazione nata dall’ipotetica partnership tra Apple e Samsung che, in un mondo sempre più digitalizzato, rappresenta un nuovo modo di trasformare i gesti involontari che facciamo sul nostro smartphone in atti d’amore, capaci di comunicare la forza delle partnership per promuovere la pace globale.
Il secondo progetto “Speak_A1D” ha il medesimo obiettivo: promuovere la Pace e la Giustizia attraverso le partnership.
Autori sono Guido Scolaro e Arianna Dessi, entrambi studenti al terzo anno del Corso post diploma in Graphic Design, Federico Paffetti e Francesca Castro del Master in Graphic Design.
Per “Speak_A1D” la partnership ipotizzata è quella tra PartnersGlobal, Twitter e Amnesty International per dare ai Paesi vittima della censura dei media la possibilità di comunicare e segnalare la situazione interna. Si tratta di un packaging innovativo e iconico che contiene tutti i beni di prima necessità. Il progetto prende forma in tutti gli ambiti in cui Amnesty International distribuisce aiuti umanitari alle popolazioni bisognose.
All’interno della confezione, oltre al kit di sopravvivenza quotidiana (cibo, liquidi e farmaci) è presente un dispositivo attraverso il quale l’utente può digitare un messaggio di denuncia. Il messaggio sarà pubblicato sui profili Twitter condivisi dai cittadini dei Paesi in cui invece la libertà di espressione è un diritto, e quindi non soggetti a censura, garantendone la diffusione. Questo sistema è concepito quindi per aggirare i limiti della censura, che in alcuni Paesi blocca qualunque messaggio di denuncia nei confronti del governo, limitando la libertà di espressione dei popoli.
Gli studenti hanno lavorato sui progetti del concorso, sotto la guida e la supervisione di Mattia Castiglioni, Graphic Designer, ex studente e docente in Accademia.